TikTok e politica, imbarazzi e retromarce
TikTok e politica non è un tema inedito.
Quantomeno, non lo è su queste pagine, avendone scritto un paio di mesi fa in rapporto al primo leader sbarcato sulla nuova piattaforma (qui).
Come spesso accade in ambito social, Salvini è stato pioniere di questa nuova frontiera. A lui sono seguiti altri, che però hanno dovuto innestare una mesta retromarcia.
Si pensi a Giorgia Meloni. Il presidente di FdI ha resistito neanche un mese. Il suo profilo – appena 522 seguaci e 2.476 “mi piace complessivi – è ancora visibile, ma lei ci ha pubblicato soli otto video.
Credendo di indovinare il target, largo spazio all’ormai trito, ritrito e anche un po’ stancante “Io sono Giorgia” (qui un’analisi sull’utilizzo che ne ha fatto).
Il 13 dicembre l’ultima pubblicazione. Registrando scarsissime interazioni, decide di battere in ritirata. Resiste, come detto, soltanto Matteo Salvini, che ci regala video inediti.
Molti di essi sono infatti esclusivi per questa piattaforma e non vengono pubblicati altrove. Alcune strofe in playback di brani famosi (“Il mare d’inverno” e “Il pescatore”) non si sa quanto siano in target.
Altri, come il già celebre “coppa e galera”, hanno l’assurdo potere di far provare imbarazzo a chi li guarda. Non a caso, per alcuni osservatori l’atterraggio del leader leghista su TikTok è un fallimento (leggi qui un’analisi dei numeri da parte di Datamediahub).
Complicato fare centro in una piattaforma di giovanissimi che la vedono come un porto franco dagli “adulti”, dove poter dire tutto, senza filtri. Facile capire che vedano la politica come il fumo negli occhi.
Il processo di accettazione dev’essere piuttosto lungo. Al punto che, l’abbiamo detto, c’è chi ci ha già rinunciato.
Insomma, tra retromarce e sentimenti non proprio di coinvolgimento, sembra che tra TikTok e politica non sia ancora scoccata la scintilla.
Anche per questo, come abbiamo scritto nelle scorse settimane (qui e qui), c’è bisogno di qualche elemento di chiarezza.
Uno potrebbe essere l’incontro del prossimo 16 gennaio, a Milano, proprio su TikTok, organizzato da PA Social e L’Eco della Stampa.