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Facebook Ads e politica, chi ha speso di più nel 2019

07/01/2020

Facebook Ads e politica, chi ha speso di più nel 2019

Facebook Ads e politica sono due elementi ormai sempre più legati.

Ne abbiamo parlato svariate volte (qui, qui e qui), anticipando di qualche settimana, proprio osservando questi investimenti, come Matteo Renzi si stesse preparando a lasciare il Pd.

L’infografica di Datamediahub (foto in basso) ha messo insieme i dati che Fb ha reso possibile reperire da marzo al 30 dicembre scorso (qui il link).

Come risulta evidente, il leader che comanda questa speciale classifica che mette insieme Facebook Ads e politica è, neanche a dirlo, Matteo Salvini.

In dieci mesi, 167mila euro investiti dal segretario della Lega: una media di 16.700 al mese e di 556 al giorno. Staccato di pochissimo il Pd (160mila), che però concentra tutto sul partito, mentre Salvini investe sulla propria figura (un elemento su cui torneremo prossimamente).

L’infografica di Datamediahub sull’utilizzo delle Facebook Ads da parte dei politici

Silvio Berlusconi e Forza Italia, al terzo posto con 135mila euro, e Matteo Renzi e Italia Viva, con oltre 116mila euro, precedono Giorgia Meloni, ferma a 81mila euro impegnati. 52mila euro per Carlo Calenda e 48mila per il M5S, che pare aver concentrato la maggior parte di questa cifra sulle elezioni europee.

A conti fatti, chi sembra aver fatto fruttare meglio queste cifre è la Meloni, l’unica che nel corso del 2019 ha aumentato vistosamente il consenso personale e di partito. Dal 6,8 per cento delle europee di maggio è passata a oltre il 10 per cento che tutti i sondaggi le attribuiscono.

Benino anche Calenda, che ha esordito con “Azione” e una comunicazione piuttosto aggressiva nei confronti soprattutto di Luigi Di Maio. A cui, evidentemente, puntava a erodere consenso e voti.

Abbastanza male, invece, lo stesso Salvini, che a fronte di una cifra enorme sembra aver perso qualche punto percentuale, e il Pd, che non va mai oltre il 19. Per non dire di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle.

Questo per chiosare che non è sufficiente spendere. C’è bisogno anche di contenuto originale, innovativo, propositivo.


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