Conte in diretta Fb, la nuova strategia è un successo
Conte in diretta Fb. “Era ora!”, verrebbe da esclamare.
Già, perchè dopo il pasticcio delle scorse settimane (collegamento in calce), quando si affannava a rincorrere collegamenti con le trasmissioni, la svolta. Finalmente l’istituzionalissimo presidente del Consiglio sceglie di lasciar perdere Barbara D’Urso e Mara Venier e di dare un tono istituzionale anche alla sua comunicazione.
Lo ha fatto per la verità già quando ha dato notizia del primo Dpcm, lo scorso 8 marzo. Una diretta Fb che ha raggiunto i 2milioni e 150mila persone. A cui devono aggiungersi, naturalmente, gli spettatori dai live delle testate e dalle edizioni straordinarie dei vari tg (Tg1 5milioni 600mila spettatori, Tg5 7milioni).
La linea scelta da Conte e dal suo staff in occasione proprio della diretta appena richiamata è stata confermata ieri sera. E quello che auspicavamo già da settimane si è rivelato un successo.
Conte in diretta Fb, dunque. E i numeri della nuova strategia lo premiano. Ecco qualche dato del discorso di ieri.
- 9 minuti e 15 secondi di durata
- 330mila visualizzazioni toccate nel corso del discorso
- 2milioni di visualizzazioni dopo poco più di un’ora
- 5 milioni di visualizzazioni alle 8 di stamane (in aumento continuo)
- 47mila visualizzazioni su IGTV (dove però il video è stato pubblicato in differita)
Numeri molto elevati. Addirittura, fonti di Palazzo Chigi parlano del record europeo per una diretta Fb. Dopo la doverosa cernita di parole comunque di propaganda, si può affermare che la scelta di andare – era ora – su un canale istituzionale ha pagato.
A maggior ragione, ha pagato la scelta di puntare su un solo canale – Fb, appunto -, per non disperdere l’utenza tra due o tre piattaforme. Un elemento molto importante, ai fini proprio della qualità della comunicazione e, quindi, dell’informazione da trasferire ai cittadini.
Non solo. Un presidente che parla alla Nazione in momenti così duri non può non avere un effetto fortemente motivante. Anche per questo bisognava scegliere prima la strada della conferenza stampa a reti unificate o della diretta Fb. Non a caso, Macron già ieri alle 20 ha parlato alla Francia, la cui situazione del contagio è molto più indietro della nostra.
Come una sorta di “Carosello” del Ventunesimo secolo, Conte raduna gli italiani alle 21:40. Occhio all’orario, per nulla casuale: è quello del picco di audience per quasi tutti i programmi e per la stessa piattaforma di Zuckerberg, che “acchiappa” anche chi durante il giorno ha lavorato. Li trattiene per 10 minuti, col suo tono conciliante e avvolgente, comunicando le nuove decisioni del governo.
Reazioni immediate e contrastanti, ma quantomeno stavolta nessuno può dire di non sapere.
P.S. Ultima considerazione per una nota di merito al Tg1. Aver ospitato, Francesca Mangiatordi e Elena Pagliarini, le due infermiere-simbolo del mostruoso lavoro del personale sanitario, è degno di lode. Bellissima, in particolare, l’immagine dello schermo diviso in due: da un lato, il presidente Conte che annuncia nuove restrizioni, dall’altro, le infermiere che ascoltano via Skype.
“Avete paura?”, chiede l’eccellente Francesco Giorgino. “Sì, tantissima. Un’angosica che ti opprime. Però mascherina, berretto, camicione e si va avanti“. FORZA!
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