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Joe Biden, la Casa Bianca e l’arma spuntata dei social

07/05/2020

Joe Biden, la Casa Bianca e l’arma spuntata dei social

Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca, è molto diverso da Trump.

Molto diversi – praticamente opposti – nel carattere, portano questa differenza anche nell’atteggiamento, nell’approccio e nella proposizione di sè stesso.

Naturalmente, peculiarità antitetiche si riscontrano anche nella strategia adottata in questa campagna elettorale che culminerà nelle Presidenziali di novembre. È sufficiente soffermarsi su Twitter per comprendere bene.

Il Presidente Trump, 74 anni a giugno, è un cinguettatore nato. Addirittura (collegamento in calce), detiene un record veramente da Guinness: 132 tweet in 24 ore, nel gennaio scorso, in pasto ai suoi quasi 80 milioni di seguaci.

Joe Biden, tre anni più di Trump, è molto meno presente e invasivo del suo avversario.

Trump Twitter
Donald Trump, innamorato pazzo di Twitter

Soltanto 5,3 milioni di followers e un obiettivo chiarissimo: non nominare mai il nome di Trump invano. Un po’ come Veltroni anni fa – che ostentatamente si riferiva a Berlusconi quale “il principale avversario dello schieramento a noi avverso” -, Biden non attacca il Presidente, quasi manifesta indifferenza.

Insomma, anche per la natura dei due soggetti in questione, le strategie sono differenti. Qualcuno, come Riccardo Luna su Repubblica (secondo collegamento in calce), spiega quella di Biden con la volontà di creare empatia con l’opinione pubblica.

A mio modesto giudizio, se c’è una volontà è quella di non scatenare guerre di cinguettii, da cui uscirebbe con ogni probabilità pesantemente bastonato.

Parlando di Twitter, bisogna infatti tenere ben presente due elementi.

  • Trump riesce a spostare la campagna elettorale su quel terreno.
  • È un terreno a lui ultra-congeniale non solo per il numero di seguaci, ma anche per la loro natura.

Quattro anni fa, al tempo della sfida con Hillary Clinton, uno studio ha dimostrato che il 70 per cento dei suoi seguaci era anche un suo sostenitore politico.

Non soltanto: di questi, 9 su 10 esercitavano il diritto di voto, elemento non di poco conto in un Paese, gli Usa, in cui l’astensionismo alle Presidenziali è storicamente altissimo.

Nel periodo pandemico e post-pandemico, adunate e assembramenti sembrano ancora lontani e Biden pare essere in vantaggio su Trump. Riuscirà a resistere su questa linea?

  • Vai qui per leggere l’analisi sull’utilizzo smodato di di Twitter da parte di Trump
  • Qui il pezzo di Riccardo Luna nella sua rubrica “Stazione Futuro” su Repubblica

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