Comunicazione pubblica, la lezione di Giorgino con PA Social
Comunicazione pubblica al centro del secondo appuntamento con “Le interviste Instagram di PA Social”.
Stavolta, ospite dei quaranta minuti canonici è stato Francesco Giorgino, caporedattore del Tg1 e Direttore del Master Luiss in Comunicazione e Marketing politico ed istituzionale.
Rispondendo alle ottime sollecitazioni di Caterina Perniconi, giornalista e responsabile formazione di PA Social, Giorgino ha definito la pandemia “un fatto sociale totale. Certamente caratterizzata da un lessico medicalizzato, ma ora la logica è diventata molto più vasta. In questo paradigma si iscrive anche il concetto di infodemia“¹.
“È un fenomeno presente da decenni, il primo a parlarne è stato uno studioso americano”, ha proseguito Giorgino. “Ma da un po’ di tempo si è ingrandito, per la presenza di fonti formali e informali. Prima si chiamava overload informativo, oggi ha un altro nome”.
La Perniconi, una grandissima esperienza nel campo della comunicazione pubblica, gli chiede come poter coniugare la mole di dati con la verità.
“Oggi non c’è un problema di quantità di informazioni, anzi ce ne sono troppe. Ma va coniugata la qualità della democrazia con la qualità dell’informazione. Oggi siamo all’interno di quella che Van Dijck chiama platform society, società delle piattaforme”.
“La logica della platform society è una logica che destruttura, perché il pubblico non è attivo o iperattivo, è interattivo. Quindi è coproduttore di informazioni. Al punto che più che di disintermediazione, parlerei di reintermediazione. C’è una continua mediazione e ricontestualizzazione”.
In merito al “meccanismo filtrante dei canali di intermediazione” che Caterina Perniconi cita con il timore sia saltato, Giorgino fa una precisazione. “Non è propriamente saltato, la delega ai canali di intermediazione è un’altra. Ad esempio stare attenti alle fonti, fare da filtro al materiale notiziabile. Le notizie verosimili sono più pericolose di quelle false”.
A proposito del marketing applicato alla comunicazione pubblica, la curiosità è tanta: è indicato? “I cittadini sono più consumatori che utenti, è un rischio che bisogna correre. I leader, i partiti, le istituzioni, si muovono nella sfera pubblica mediata come fossero dei brand. E allo stesso modo, i brand utilizzano il linguaggio delle istituzioni sociali”.
“In questo senso, però, un grandissimo passo avanti è la cosiddetta ‘legge 151’², su cui PA Social si è impegnata al massimo. Alla customer satisfaction si sostituirò la citizen satisfaction. Una svolta”.
E a proposito di legge 151, domani, sui canali Fb e YouTube di PA Social, Francesco Nicodemo intervista il sottosegretario Andrea Martella.
A questo link il saggio “Alto volume” (2020) di Francesco Giorgino su comunicazione, marketing e politica.
¹ Qui la nostra analisi sul concetto di infodemia legata all’emergenza Covid.
² Leggi qui il nostro articolo sul progetto di riforma della 150/00.