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Sea Watch, deputati sul ponte: W la “capitana”. E la Gdf?

30/06/2019

Sea Watch, deputati sul ponte: W la “capitana”. E la Gdf?

Sea Watch, i deputati saliti sul ponte della nave Ong sono oggi sotto i nostri riflettori per la rubrica “I non-leader politici su Instagram”.

Orfini, Delrio, Faraone, Magi e Fratoianni. Pd i primi tre, +Europa il quarto e Sinistra Italiana il quinto. Un atto legittimo, ancorché contestato: d’altronde ognuno interpreta il proprio ruolo istituzionale come ritiene più opportuno.

I cinque, come noto, sono rimasti a bordo fino allo sbarco. Cioè fino alla fine, speronamento della motovedetta della Guardia di finanza compreso. Nello spulciare i loro profili (Delrio non ha ancora pubblicato alcun post) si scorge immediatamente un tratto comune.

Non si trova mezza parola di solidarietà agli agenti – che pure hanno rischiato qualcosa -, di condanna per una manovra che ha arrecato oggettivo pericolo. Niente.

Solo osanna al capitano Rackete (che tutti e cinque chiamano “la capitana”), la quale, paradosso, è stata poi l’unica a scusarsi con i finanzieri. Insomma, esempio plastico del fenomeno della “camera d’eco”.

Molto utilizzato in Comunicazione politica, in particolare sui social, ha il fine di dare visibilità ai propri messaggi anziché a quelli degli altri. L’effetto è quello di creare una sorta di “club ristretto”, in cui si incontrano solo quelli che la pensano allo stesso modo, senza possibilità di critica.

Sea Watch, deputati sul ponte e su Instagram.

Fratoianni. Il deputato di Sinistra Italiana documenta di dormite sui sagrati delle chiese o sul ponte della nave, di visite mediche a bordo per far sbarcare immigrati in cattivo stato di salute e, finalmente, dello sbarco di tutti. “A terra. Finalmente sbarcano. #seawatch #lampedusa #alba”.

Poi un “Grazie Carola” con una didascalia sulla solidarietà, tema su cui ha battuto molto, anche nelle interviste.

Magi. Singolare invece il profilo di Riccardo Magi, che, anche con una diretta su IGTV, documenta i giorni trascorsi sulla nave Ong ma “dimentica” di dare notizia dello sbarco.

Magi, la Rackete, Fratoianni, Delrio e Orfini in conferenza stampa sulla Sea Watch 3 (crediti: Panorama)

Faraone. L’esordio dal ponte del deputato Pd è una immagine con “la capitana Carola: incredibile donna”. Poi un tramonto, una cena, lo sbarco dell’immigrato la cui salute peggiora, la preparazione del giaciglio sul ponte (tutti sorridenti come boy scout), infine un caffè. Anche in questo caso, zero parole sullo sbarco (figurarsi sullo speronamento).

Orfini. Il profilo più “giornalistico” pare essere quello di Matteo Orfini. Il deputato dem dedica alla vicenda 8 post in tre giorni. Foto delle luci di Lampedusa da lontano, caffè di prima mattina, spazzolino e dentifricio come benvenuto dell’equipaggio.

Il penultimo dà notizia della decisione di “entrare in porto. Non si gioca sulla pelle delle persone, la situazione a bordo era insostenibile. Proviamo a portarli a terra”. La foto è d’effetto, perché scattata proprio pochi secondi prima dello speronamento alla motovedetta.

L’immagine successiva, invece, da terra, ritrae il cordone di agenti di Polizia che accolgono immigrati e capitano Rackete. A corredo, una didascalia lunghissima in cui l’unico passaggio sulla sua condotta è questo: “Le si contesta (alla Rackete, ndr) la manovra con cui ha forzato il blocco”.

Insomma, quattro profili, neanche mezzo cenno all’enorme pericolo corso dai finanzieri. Una camera d’eco abbastanza evidente.

  • Qui l’analisi irriverente del profilo di Laura Ravetto

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