De Luca Vs Agnelli, ultima puntata della fiction anti-Nord
De Luca Vs Agnelli è solo l’ultima puntata di una fiction.
Una serie di puntate che vedono il governatore campano volersi prendere a tutti i costi lo scettro di paladino del Sud. Contro un Nord che opprime, deruba, drena fondi e non riconosce meriti.
Sembra di averli già ascoltati, questi concetti. Era un paio di decenni fa, anche qualcosa in meno, quando la Lega tuonava contro il Meridione fannullone e contro Roma ladrona. Ci ritroviamo, oggi, a parti decisamente invertite. Un politico, un governatore del Partito democratico che si appropria di questi temi facendone leva della sua comunicazione.
Quello che in tempi non sospetti ho definito, non a caso, leghismo del Sud¹, è stato infatti un cavallo di battaglia della campagna elettorale di Vincenzo De Luca. Puntuale come un orologio svizzero, nelle sue dirette Fb del venerdì attaccava il Lombardo-veneto a testa bassa. Altrettanto puntuale, nei vari salotti televisivi, porgeva la mano e cercava la diplomazia.
Stavolta, il caso De Luca Vs Agnelli sposta il focus verso il mondo sabaudo e l’asse verso il mondo pallonaro.
Il governatore – oltretutto, pare, juventino -, fa leva sulla storica rivalità e difende la posizione della Società Sportiva Calcio Napoli. Anche perché lui rappresenta le Asl che hanno emesso l’ordinanza, destinata agli azzurri, di restare in città.
Arriva però naturalmente a sconfinare, chiedendo sarcasticamente “i ringraziamenti per non aver contagiato Ronaldo”, definendo “penosa” l’uscita di Andrea Agnelli e rammentandogli una massima di Schopenauer su gloria e onore. Al tono pop, insomma, affianca come suo solito quello più alto, con citazioni di livello.
Ogni occasione, dunque, è la migliore per provare a farsi Masaniello di una lotta in senso anti-settentrionale. È la solita, utilizzatissima teoria dell’amico-nemico, che dai tempi di Berlusconi con i comunisti e con la magistratura funziona alla grandissima. Metti qualcuno nel mirino e gli dai addosso ad ogni occasione. Ti troverai, all’improvviso, truppe di insospettabili pronti a seguirti.
Quanti? Difficile quantificare. Diciamo più o meno un 70% della popolazione campana.
¹ Qui l’articolo del giugno scorso.