Trump e Twitter, un tempo è stato amore vero (e redditizio)
Trump e Twitter, fine del reciproco interesse.
Con la mossa della notte scorsa, seguendo Facebook, anche la piattaforma di Jack Dorsey ha silenziato il Presidente uscente. Cancellandone definitivamente l’account.
Un’azione che mette la parola fine ad anni di utilizzo smisurato da parte di Trump, che parallelamente ha garantito al social grande traffico a partire dalla sua pagina. L’uso che “The Donald” ha fatto di Twitter è stato ai limiti dell’abuso, specie in alcuni momenti storici¹.
Su tutti, la campagna elettorale di quattro anni e mezzo fa, che lo ha portato alla Casa Bianca a spese di Hillary Clinton. Cerco di spiegarlo anche in un passaggio del mio libro “Virus, comunicazione e politica”, in uscita tra pochi giorni. Nel 2016, Trump contava 12 milioni di followers, contro i 5 della sfidante. Oggi ne ha (ne aveva) 88 milioni, un’enormità, che bombardava dal suo account con decine di tweet quotidiani.
Il suo modo di comunicare attraverso la sua (ex) piattaforma preferita rappresentava un esempio plastico di social listening. Il tweet bombing che riservava ai suoi followers era infatti basato su alcuni dati che più di uno studio aveva riportato. I suoi seguaci, almeno quelli nel 2016, erano fortemente schierati. Il 70% di chi lo seguiva lo supportava politicamente.
Non solo, il rapporto tra Trump e Twitter poggiava anche su altri elementi.
Tra questi, il fatto che di quel 70%, nove su dieci esercitavano il diritto di voto. Particolare non di poco conto negli Usa, dove l’astensionismo è di solito intorno al 50% dell’elettorato (le presidenziali di novembre hanno fatto eccezione).
Cosa vuol dire tutto questo? Molto semplice. Di tutti gli utenti raggiunti dai suoi cinguettii, 7 su 10 erano politicamente motivati a commentare o condividere. Insomma, ad amplificare e far girare le idee del candidato. Numeri del genere portano a una maggiore diffusione del messaggio e, di riflesso, del personaggio e della sua capacità di coinvolgere l’opinione pubblica.
¹Qui l’articolo sui 132 cinguettii in un giorno.