Consumo dati, numeri al 2023: il 5G lancia lo smartphone
Consumo dati al centro dell’ultimo report PwC “Entertainment & Media Outlook in Italy 2019-2023”.
A riprenderlo e analizzarlo (qui), Datamediahub, il think tank fondato da Pier Luca Santoro. Interessanti i numeri che vengono fuori, che sottolineano anche alcune peculiarità.
Le cifre, innanzitutto. Al 2023, il consumo dati in Italia sfiorerà i 60 trilioni di Mb.
Un numero che neanche siamo in grado di scrivere. Quanto ai dispositivi, invece, si conferma la supremazia dello smartphone, spinta anche e soprattutto dallo sviluppo del 5G.
Lo abbiamo scritto pochi giorni fa (qui), più che la Guerra dei Dazi quella tra Usa e Cina sembra essere la Guerra dei Dati. La mole di consumo che viene prospettata non fa altro che confermare questa ipotesi.
Si pensi che oggi – ottobre 2019 – solo in Italia il consumo dati si attesta a circa 25-27 trilioni di Mb (vedi l’infografica in basso a cura di Datamediahub). Entro il 2023, dunque, assisteremo a una vera e propria impennata: da 29 a 37, da 37 a 47, da 47 a 59 trilioni di Mb consumati.
A dire di Pier Luca Santoro sarà quella del video la tipologia maggiormente impattante sul consumo dati, “a causa della pesantezza dei dati, sia per la natura dei contenuti video che per la popolarità relativa dei diversi filoni di contenuto”.
Quanto ai già citati smartphone, saranno protagonisti indiscussi. Il sorpasso nei confronti dei dispositivi fissi è arrivato nel 2017 e si è consolidato a cavallo di quell’anno e dell’anno successivo.
Ma colpisce l’aumento dell’incidenza dei dati scaricati da smartphone sul totale dei dati consumati. Se nel 2017 eravamo a circa il 16 per cento, oggi siamo a un soffio dal 40 per cento. E nel 2023 queste proporzioni si consolideranno, arrivando a oltre il 43 per cento.
Un dato che sembra quasi un tetto massimo. “Ciò – scrive ancora Santoro – riflette il fatto che per Paesi sviluppati come l’Italia vi sia saturazione dello smartphone, con potenziale limitato a aumentare la quota di mercato”.