Comunicazione (è) Politica

Renzi, la Boschi e l’affaire Di Maio

27/11/2018

Renzi, la Boschi e l’affaire Di Maio

Hai avuto la fortuna di imbattervi nel video di Mariaelena Boschi sull’affaire-Di Maio?

Se non lo hai visto, fallo subito, hic (et nunc): ti sei perso un minuto e mezzo di lezione non richiesta e gratuita di comunicazione.

Perché le cose stanno così: la Boschi sarà pure di una bellezza non comune, ma non è esattamente uno di quei personaggi che bucano lo schermo.

Questo sul “signor Antonio Di Maio, padre di Luigi Di Maio, ministro del Lavoro nero e della disoccupazione”, è il secondo video che vedo dell’ex sottosegretario. L’altro non ricordo neppure di cosa trattasse (e stiamo parlando di appena un paio di giorni fa).

Qualcuno nel suo staff le avrà detto: “Hai un bel viso, begli occhi, una dizione stilnovesca: punta su quello”. Così, le hanno sparato questa telecamera in faccia, con una scenografia funerea alle spalle: libroni neri, verdi e rossi dal marcato sapore medievale, ma soprattutto quell’espressione di una tristezza assoluta, sull’orlo del pianto, che puoi vedere soltanto in faccia a quei neomelodici napoletani che ne “Il boss delle cerimonie” cantano la serenata sotto il balcone della sposa. Comunicativamente, un video che è pari a zero.

Un pochino meglio – ma un pochino – la scelta di Matteo Renzi, che dopo il referendum uno s’immagina ad accompagnare i figli a scuola o a pagare le bollette alla Posta e che invece continua ad affidare le sue reazioni alle e-news del lunedì. Lo ha fatto anche stavolta, rimandando il suo punto di vista a una “lunga riflessione su Fb in cui spiego perché, se Di Maio è un uomo, oggi deve chiedere scusa”.

Definisce quella Made in Pomigliano “una brutta storia, fatta di lavoro nero, incidenti sul lavoro, abusi edilizi e condoni. Volevo evitare di parlare, ma il pensiero dei quintali di fango contro mio padre mi ha portato a scrivere”. Nel post, dal tenore molto sentimental, Renzi tiene a sottolineare a più riprese che i grillini hanno sdoganato l’odio.

Niente riflessioni politiche, per carità. Ma anch’io, come Renzi, mi ero imposto di non dirlo più, però ogni volta che parla mi viene in mente che doveva ritirarsi dalla politica e tornare a vita privata. E invece mi ritrovo a pensare che si trattasse di una enorme strategia comunicativa.

Vai qui per vedere il video di Maria Elena Boschi


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