Rai e lottizzazione, la meravigliosa scoperta dell’acqua calda
Che Rai e lottizzazione fossero sorelle gemelle è cosa nota e risaputa. Non sapevo però che questa pratica fosse anche cosa taciuta. Cioè, lo sanno tutti. C’è una letteratura sterminata sul tema, sembra – volendo iperbolizzare – che la struttura si lottizzi da sola, però
“noi che lo sappiamo facciamo finta che non sia così”.
O più o meno qualcosa di simile.
Ieri, il direttore di Raiuno, Teresa De Santis, nel corso di un convegno ha affermato quello che puoi ascoltare da questo brevissimo video.
La confessione della direttrice di Rai1: "Il mio editore è il Governo"
Scriverò all’Ebu, l’ente europeo che riunisce i servizi pubblici radiotelevisivi, per chiedere se le dichiarazioni della direttrice di Rai1 Teresa De Santis che confessa l’occupazione politica della Rai siano compatibili con un’emittente pagata dai soldi di tutti i cittadini italiani. De Santis ha apertamente teorizzato la lottizzazione politica, ha addirittura detto che il suo editore è il governo, ha confessato di aver effettuato assunzioni in base alle idee politiche per conduttori di informazione, figure che devono essere imparziali e non possono essere paragonabili a opinionisti. Ecco il video. Assunzioni esterne, quindi con aggravio di costi per i cittadini, senza che sia stato effettuato nessun concorso, senza verificare se all’interno ci fossero professionalità superiori o equivalenti. De Santis conferma l’occupazione selvaggia della Rai da parte di Salvini e Di Maio, a spese degli italiani. E’ evidente che siamo di fronte ad una deriva gravissima, che supera addirittura l’editto di Bruno Vespa del ’92, quando disse che il suo editore di riferimento era la Dc. Mai si era arrivati a questo punto. Ci sono sentenze della Corte Costituzionale, in nessun modo messe in discussione dalla Riforma Renzi, che stabiliscono chiaramente che il Governo deve tenersi alla larga dalle decisioni della Rai. Su questo mi auguro che si esprimano al più presto, oltre all’Ebu, la commissione di Vigilanza, la Corte dei Conti, l’Agcom.
Pubblicato da Michele Anzaldi su Sabato 8 giugno 2019
A pubblicarlo, Michele Anzaldi, deputato Pd e segretario della Commissione di Vigilanza Rai. Anzaldi accompagna le immagini con un commento al vetriolo: “Scriverò all’Ebu, l’ente europeo che riunisce i servizi pubblici radiotelevisivi. Chiederò se le dichiarazioni della direttrice di Rai1, che confessa l’occupazione politica della Rai, siano compatibili con un’emittente pagata dai soldi di tutti i cittadini italiani.
De Santis ha apertamente teorizzato la lottizzazione politica, ha addirittura detto che il suo editore è il governo“.
Comprensibile lo sconcerto. Si tratta infatti di cose mai viste, mai accadute nei corridoi del servizio pubblico, impermeabili a influenze/ingerenze esterne.
Sono molto lontano dal voler difendere l’operato di un governo che allunga le mani sulla Rai. Ma è piuttosto banale porre una domanda. E se al prossimo cambio di esecutivo, in viale Mazzini cambierà nuovamente tutto? Quella cosa verrà fatta passare? Come una bonifica?
Heri dicebamus, su Rai e lottizzazione esiste una letteratura sterminata e addirittura sentenze che hanno dato vita a un filone giurisprudenziale. Che – va senza dire – afferma la necessità che la politica stia fuori dalla tv.
Quanto ai titoli, il primo saggio che mi viene in mente è il provocatorio “Elogio della lottizzazione” (Editori Laterza, 2009). Cercando di capirne le ragioni e le conseguenze, l’autore, il grande Paolo Mancini, ripercorre la storia di questo spoil system all’italiana. Una storia che, molto semplicemente, esiste da quando esiste la Rai. (Collegamento in calce per acquistarlo)
Tutte le riforme attuate sul sistema radio-televisivo – dalla Gasparri all’ultima, che porta la firma di Matteo Renzi – hanno avuto come effetto quello di plastificare, cementandolo, il rapporto proprio tra Rai e lottizzazione. Al punto che il governo gialloverde ha messo al timone di reti e testate professionisti graditi.
C’era davvero bisogno della “confessione” di Teresa De Santis?
- Per approfondire “Elogio della lottizzazione” clicca qui
Newsmaking, ovvero come mutano i criteri di notiziabilità - Velocità Media
[…] l’articolo su Rai e […]
Minori in affido: il Tg1 e il buon servizio pubblico - Velocità Media
[…] Abbiamo parlato spesso – e lo faremo ancora – della Rai non in termini esattamente entusiasti (vedi qui). […]
Tg Rai, spettatori in fuga: il perché di numeri impietosi - Velocità Media
[…] quanto condannabilissimo – lo abbiamo già scritto: leggi qui -, il comportamento dei due partiti di governo nei confronti della Rai, e in questo caso dei Tg […]
Rai, torna puntuale la lotta per i lotti - Velocità Media
[…] tempo fa (qui), abbiamo scritto un pezzo intitolato non a caso “Rai e lottizzazione, la meravigliosa […]