Raccolte fondi anti-pandemia: i social usati bene
Raccolte fondi che si moltiplicano di giorno in giorno, di ora in ora.
È l’effetto del combinato disposto quarantena-social. Un effetto assolutamente positivo, è bene chiarirlo. Ma ci piace sottolineare come, in questi casi, emerga prepotentemente il ruolo proprio delle piattaforme.
Quanto, cioè, queste possano essere utili in particolari circostanze. Come detto, il caso emergenziale che stiamo vivendo e che non si sa quando terminerà sta dando la stura a iniziative di svariato tipo. Molte sono ironiche, altre – la maggior parte – hanno lo stigma della beneficenza e della solidarietà.
Diciamolo pure. Quanti di noi vorrebbero infilarsi camice, guanti e mascherina e portare aiuto ai medici di Bergamo (in alto, il Giovanni XXIII)? Fosse anche solo per andare a prendergli l’acqua al bar. La realtà, invece, è la quarantena, e il massimo che si possa fare è cercare di migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario.
Facendo un rapido giro per la rete, di appelli alla donazione se ne trovano tantissimi. Oggi, ad esempio, ci è capitata quella pro Croce Rossa dei Campioni del Mondo del 2006. Le varie testate ne hanno organizzata una: Sky devolve il ricavato alla Protezione Civile.
Ci piace a però ricordare soprattutto due tra le tantissime raccolte fondi che hanno animato o stanno animando il web.
- Quella di Fedez e Chiara Ferragni, che si stanno facendo davvero in quattro per raccogliere fondi da devolvere alla costruzione di una terapia intensiva ad alta tecnologia. E, come ha scritto lo stesso Fedez su Twitter poche ore fa, venerdì 20 sarà pronta per il collaudo.
“Costruita da ZERO in 12 giorni”, con donazioni di quasi 200mila persone da 93 Paesi, per un totale di 4 milioni e 300mila euro, sorgerà in una tensostruttura che già copre l’ex campo sportivo dell’Università Vita – Salute San Raffaele. Si tratta della più grossa raccolta fondi d’Europa mai realizzata con la piattaforma Gofundme.
- Quella di Daniele e Mickol Marzano, marito e moglie (in dolce attesa) che vivono la quotidianità di tenere attivi i due figli. Attraverso Fb, Daniele, eccellente comunicatore di ATM Milano, porta con leggerezza e ironia (partenopea) la creatività che utilizza con Mickol per tenere i bambini lontano dalla noia.
E in tutto questo, attraverso “Guida senza patente” (titolo del suo libro che riassume, se vogliamo, uno stile di vita) ha avviato una raccolta fondi da destinare al Cesvi Onlus, organizzazione no-profit di Bergamo.
Il tutto, pubblicizzato attraverso le piattaforme social, che finalmente assurgono a un ruolo “sociale” di primo livello.
Un modo per far sentire la propria vicinanza c’è. Anche restando sigillati dentro casa.