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Natale di altruismo: il libro strumento di solidarietà

24/12/2019

Natale di altruismo: il libro strumento di solidarietà

Natale di altruismo: e il libro torna veicolo di solidarietà.

È un progetto nazionale di beneficenza quello che trae origine da “Con la penna e senza scarpe”, libro di racconti per bambini edito da Armando Editore.

Un libro arricchito dalla presenza di Andrea Bocelli, che ne ha firmato l’introduzione. Il cinquanta per cento del prezzo – 5 euro su 10 – verrà devoluto ad associazioni che operano all’interno di reparti pediatrici in tutta Italia.

Venti racconti scritti da altrettanti giornalisti di tutto lo Stivale e di testate prestigiose – Il Giornale, il Manifesto, La Stampa, Corriere Fiorentino, Il Fatto Quotidiano. Tutti hanno espressamente rinunciato ai diritti d’autore, donando la propria opera alla Casa editrice.

Il fine è quello di sostenere un progetto di solidarietà nato dall’attività dell’associazione “Quelle di Boscoborgo”.

Attiva dal 2015, l’associazione opera nella Valdera, in provincia di Pisa, portando avanti il sogno di aiutare i bambini affetti da patologie rare. La riscoperta del libro e della parola scritta come strumento portatore di solidarietà è alla base dell’opera del gruppo di volontarie.

In particolare, in questo che loro vogliono sia un Natale di altruismo.

L’associazione “Quelle di Boscoborgo” nel corso di un’iniziativa

“Il nostro primo libro, ‘Quelle di Boscoborgo’ – spiega Elisabetta Tognoni, animatrice del gruppo di donne –, era nato sull’idea di raccogliere fondi da destinare a bambini affetti da malattie rare o oncologiche e alle loro famiglie. Abbiamo venduto 6mila copie, un successo clamoroso che quest’anno abbiamo voluto allargare a livello nazionale”.

“Con la penna e senza scarpe” è un progetto editorialmente riuscitissimo. Grandi firme del panorama del giornalismo e della comunicazione e una prefazione di enorme prestigio, quella di Andrea Bocelli.

Anche Velocità Media è orgogliosamente coinvolta in questo progetto. Tra gli autori, infatti, figuro anch’io, avendo firmato uno dei venti racconti. Bisognava scegliere tra i personaggi del libro precedente, e appena ho letto del Cervo Buonaventura ho deciso di renderlo il protagonista della mia storia.

Sono felice di aver scritto di notte – cosa che non faccio mai – per contribuire alla riuscita di un progetto che ha come obiettivo portare aiuto a chi sta peggio. E sono felice che lo strumento del libro, che molti considerano obsoleto, torni a essere veicolo di solidarietà vera.

Tutto questo è Natale, e tanti auguri a tutti. Specie a chi ne ha più bisogno.

Prima e quarta di copertina di “Con la penna e senza scarpe”

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