L’Eco di Bergamo e i necrologi: un pugno allo stomaco
L’Eco di Bergamo e i necrologi, in un video tutto il dramma del periodo che la città lombarda sta vivendo.
Sono gli effetti di quella che in molti, in troppi, hanno inspiegabilmente e velocemente rubricato alla voce “banale influenza”. Il video, pubblicato sulla piattaforma Vimeo dall’utente “dago dago”, risale a due giorni fa.
Sbattendoci in faccia la verità, l’utente mostra una realtà sconcertante, dando effettiva e puntuale contezza della situazione che si sta vivendo a Bergamo. Spesso ascoltiamo il numero dei decessi, dei contagiati e dei guariti come si ascoltano i risultati di una giornata di campionato in cui la nostra squadra non ha giocato. E invece si tratta di persone. Per-so-ne.
Allora è giusto che un video del genere venga diffuso, perché la potenza delle immagini spesso soverchia ogni parola. Lo abbiamo scritto alcuni giorni fa (collegamento in basso), lo ripetiamo a maggior ragione oggi.
Il messaggio è fortissimo, e ci piacerebbe che arrivasse ai lettori come un pugno nello stomaco. E che arrivasse, invece, come un pugno nello stomaco e come un montante in pieno viso a chi fino a pochi giorni fa ha spudoratamente negato la gravità della pandemia.
Dunque, a questo contributo video su L’Eco di bergamo e i necrologi, alleghiamo alcuni dati.
- 8mila vittime all’anno da influenza e sue complicanze, con punte di 12mila (fonte: Istituto Superiore di Sanità);
- 21,9 vittime al giorno di media;
- 1,1 vittime al giorno per ogni regione d’Italia.
Analizzando il video, invece, ne constatiamo l’enorme potenza mediatica, in un momento in cui il tema Covid-19 sta evidentemente occupando e preoccupando ogni situazione di ogni giornata.
Il 9 febbraio, L’Eco di Bergamo dedica una paginata e mezza ai necrologi. Quindici le immagini pubblicate. Il 14 marzo, cioè ieri, lo stesso giornale decuplica lo spazio dedicato ai necrologi: undici paginate intere, con 135 immagini di defunti. E non sappiamo se altri necrologi non siano accompagnati da foto.
Insomma, con un’influenza stagionale una regione perde ogni giorno poco più di una persona di media. Con questa “banale influenza”, invece, la sola provincia di Bergamo ha perso in un giorno solo 135 persone.
Dieci, cento, mille video come questo per far capire ai più refrattari che devono STARE IN CASA.