INPS, quant’è dura la vita su Fb
Che il lavoro del Social Media Manager in un ente pubblico non fosse la cosa più semplice del pianeta lo avevamo immaginato. Che si potesse arrivare al punto toccato dalla pagina Fb di Inps, onestamente, meno.
Il pomo della discordia è il Reddito di cittadinanza, divisivo evidentemente non soltanto dal punto di vista politico. Va detto che Inps raccoglie e lavora le domande degli aspiranti percettori e le trasferisce a Poste Italiane, che poi materialmente eroga il sussidio.
Le dispute avvenute sulla pagina “Inps per la famiglia” mi hanno suscitato reazioni miste: stupore, ilarità, rabbia. Hanno fatto ovviamente il giro della rete, e poco per volta ho potuto costruirmi un’idea.
Da operatore del settore, quello che ancora una volta mi chiedo è: quanto è difficile gestire un’utenza così vasta e, per di più, per un tema così sentito?
Va da sè, la risposta è “tantissimo”.
C’è necessità di attivare un doppio canale: da un lato, un grande investimento in competenze. Dall’altro, è arrivato il momento di riconoscere una figura professionale che, nonostante sia molto richiesta, non trova ancora collocazione ufficiale all’interno dell’organizzazione anche legislativa della comunicazione pubblica. Su questo punto, è giusto sottolinearlo, si sta battendo da tempo l’associazione PA Social.
Mi viene però un’altra osservazione, alquanto provocatoria, che richiede una risposta sincera: chi, tra gli addetti ai lavori, sarebbe stato in grado di mantenere il dovuto contegno davanti a una fiera senza fine di commenti basati su ignoranza, maleducazione e pressappochismo?
Qui per chi si fosse perso la vicenda
Qui per dare uno sguardo alla pagina Fb di Inps per la Famiglia
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