Bannon, i dati, Huawei, la Cina (e i social a pagamento)
“Huawei non va a braccetto, non cammina a fianco della Cina: Huawei è il braccio tecnologico dell’esercito della Repubblica Popolare Cinese”. Boom!
Alzi la mano chi non avesse capito che la nuova frontiera della lotta per la supremazia mondiale fosse la tecnologia.
Per tecnologia – va senza dire – si intende il possesso di dati e la possibilità di rivenderli.
“Attenzione alla Cina, è un regime rapace che vuole dominare il mondo”, ha avvertito Bannon nel corso dell’incontro organizzato da Lettera22 a Roma. Il pensiero dell’ex stratega di Trump, che lo si condivida o meno, è in ogni caso autorevole e competente. “Il braccio armato dell’esercito della Repubblica Popolare Cinese è Huawei, cavallo di Troia, il grimaldello della Cina per prendersi i nostri dati e poi utilizzarli contro di noi. Con il suo 5G (che non è la progressione lineare del 4G, ma il 4G alla decima potenza), catturerà tutti i dati di tutte le società di telecomunicazioni che ne utilizzeranno i sistemi”.
Tra le tante, interessantissime cose che Bannon ha detto, ce n’è una particolare. La ripropongo e la giro a voi sotto forma di domanda.
Alla domanda riguardante i social e la concentrazione di dati, Bannon ha risposto che “Fb, Google e i grandi distributori devono essere trattati come enti erogatori pubblici”.
“Tutti i dati devono essere convogliati in un fondo pubblico. Chiunque può averne accesso, ma sapendo che sarebbe non più un accesso gratuito, bensì a pagamento”.
E tu saresti disposto a pagare per accedere alle notizie e ai dati sui social?
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