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Gregoretti, il colpo di Salvini per riprendersi l’agenda

20/01/2020

Gregoretti, il colpo di Salvini per riprendersi l’agenda

Gregoretti e rinvio a giudizio, davvero Salvini aveva tutta questa voglia di aule, giudici e processi?

In realtà, la mossa ha un che di ardito e financo di spregiudicato. Il segretario della Lega sceglie di farsi giudicare. Decisivo il voto dei suoi senatori (contrario alla proposta di Gasparri). Cosa lo ha spinto a questo coupe de teatre?

Salvini è un deciso, un cocciuto. Quindi, certamente per prima cosa c’è la ferma volontà di difendere la propria decisione e la propria posizione, “anche a costo della galera”.

Ma pensateci bene.

L’ex ministro prende questa decisione sulla Gregoretti – e la comunica – nel giorno e nelle ore in cui le Sardine riempiono Bologna.

A sette giorni dalla sfida che potrebbe avere un effetto domino sull’esecutivo, lasciare campo e media ai suoi veri competitor sarebbe stato un lancio nel vuoto. Morte certa.

Bonaccini e la Borgonzoni se la giocano per qualche punto. Probabilmente vincerà il primo, anche con i voti di molti indecisi che da Sardine hanno scelto il nemico da sconfiggere, più che l’amico da portare in trionfo.

Bologna, la piazza di ieri delle Sardine

Ergo, perché scansarsi e mandare l’attaccante a tu per tu col portiere? Volendo tralasciare l’importanza di aver creato un precedente in suo favore, Salvini ha semplicemente seguito la regola numero uno, in cui oltretutto è maestro.

Dettare l’agenda. Il risultato? Semplice: le 40mila Sardine di Bologna fanno capire in ogni modo come si dovrà votare domenica prossima. Ma della loro apertura più netta al governatore si parla per non più di qualche ora.

Da stamattina, sono tutti a parlare di Gregoretti. Tutti a cercare un posto al sole delle agenzie, a rincorrere affannosamente “la vittima”, “il novello Silvio Pellico”, “il mentitore seriale”. La Borgonzoni, intanto, potrà continuare a giocarsela fino alle 23 di domenica.

Imporre i propri temi, oscurando quelli degli avversari. “Anche a costo della galera”.


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