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Giornalisti e formazione, se Il Venerdì di Polidoro diventa un brand

04/11/2019

Giornalisti e formazione, se Il Venerdì di Polidoro diventa un brand

Giornalisti e formazione vuol dire soprattutto “Il Venerdì di Polidoro”.

Quantomeno a Roma. Tra colleghi la verità possiamo dircela: sono pochi i momenti di formazione che ci coinvolgano davvero e che ci interessino sul serio. Anche perché dal 2014 la formazione è obbligatoria per tutti gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti.

Bene, questo è un problema che non riguarda affatto i corsi organizzati da Tommaso Polidoro attraverso l’Associazione Stampa Romana.

Il “Venerdì di Polidoro” è infatti diventato un brand legato al binomio “giornalisti e formazione”.

E d’altronde, come potrebbe essere diversamente, considerati i numeri che Tommaso ha messo insieme.

Il logo del formati di Polidoro sui suoi corsi di formazione per giornalisti

In cinque anni di attività, sono stati organizzati 151 corsi (tutti gratuiti), che hanno assegnato 835 crediti (e guai ai furbetti che cercano di firmare prima per scapparsene). Sono intervenuti 653 relatori professionisti e vi hanno partecipato oltre 10.400 giornalisti.

Il tutto, in 12 sedi di assoluto prestigio, concesse sempre a titolo gratuito. Si va dal Consiglio Nazionale delle Ricerche al Palazzo della Marina, dal Teatro dei Dioscuri al Quirinale alla Link Campus University, dalla Luiss Guido Carli alla Camera dei deputati.

Tutto questo ha fatto di questo format un vero e proprio brand. Quando dici “Il Venerdì di Polidoro”, insomma, dici tante cose in una. Giornalisti e comunicatori di primissimo livello, formazione autentica, tematiche di attualità, ambientazioni prestigiose.

Il lavoro di Polidoro è uno di quei lavori che dà frutti. Nel tempo ha costruito e tessuto una tela di rapporti con personalità molto importanti dei differenti ambiti. Ciò gli dà la possibilità di mettere in piedi, ogni volta, corsi di livello altissimo.

Tommaso Polidoro con Mario Sechi, direttore AGI, durante un corso

Le regole della retorica nei talk show e la figura dello spin doctor. Le modalità di scelta dei temi e degli ospiti. Il rapporto tra giornalisti e uffici stampa. Le dirette e gli speciali Tv. Il ruolo dell’inviato e la verifica delle fonti.

L’evoluzione storica di un genere che racconta la trasformazione del nostro Paese dalla prima alla seconda Repubblica, dal bipolarismo al sovranismo. Talk show e maratona TV. Come cambia il linguaggio della politica nell’era dei social network e come l’approfondimento politico si adatta al contesto che deve raccontare.

Questi i temi, attualissimi, che vengono sviluppati nelle loro sfaccettature da personaggi televisivi di primo piano, presentati da Lazzaro Pappagallo, presidente dell’Associazione Stampa Romana, e moderati dallo stesso Tommaso Polidoro.

Sempre parterre di grande livello, che mettono insieme competenza ed esperienza.

Insomma, il binomio formazione e giornalisti è tutto in un brand: “Il Venerdì di Polidoro”.


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