Petizione per la 151, PA Social si mobilita per la riforma
Petizione per la 151, per dare slancio alla riforma.
Da alcuni giorni è infatti possibile firmare on line¹ la richiesta di un impegno istituzionale a riformare la 150/2000, legge ormai datata e inadeguata.
Motore dell’iniziativa, neanche a dirlo, PA Social, associazione nazionale che riunisce giornalisti e comunicatori pubblici di tutta Italia. Da tempo, PA Social ha avviato un discorso concreto per perseguire l’obiettivo, arrivando all’apertura di un Tavolo presso il Ministero della Pubblica Amministrazione.
Arrivare alla definizione delle (nuove) professionalità e alla riorganizzazione del lavoro della comunicazione in ambito pubblico. Questo l’obiettivo del Tavolo, coordinato da Sergio Talamo, colonna di PA Social e responsabile Comunicazione e Trasparenza del Formez.
Per provare a velocizzare i tempi, l’associazione presieduta da Francesco Di Costanzo sta provando un passo ulteriore.
La petizione per la 151 è infatti un modo per sensibilizzare al tema.
“La nostra Pubblica Amministrazione – si legge – ha bisogno di una svolta digitale. Senza il digitale, lo smart working ben organizzato, il lavoro di professionisti in tutta Italia, avremmo avuto ancor più difficoltà nell’affrontare l’emergenza. Quante volte avete dialogato, risolto un problema in chat, sui social o via web con il vostro ente pubblico di riferimento? Questo deve diventare la normalità per Governo, Comuni, Regioni, ospedali, scuole, musei”.
Contestualmente, PA Social va avanti con le proprie attività. Nei giorni scorsi si sono chiuse le votazioni per la prima edizione dello Smartphone d’Oro, il Premio destinato alle migliori esperienze di comunicazione e informazione pubblica digitale. Giovedì prossimo, 3 dicembre, si terrà l’evento di premiazione, che avrà inizio alle 9 e terminerà alle 13.
La diretta andrà in onda interamente on line, sulle pagine e sui profili social dell’associazione: Facebook, Youtube e LinkedIn. Il Premio è realizzato grazie ai partner L’Eco della Stampa, Hootsuite, ItaliaCamp, Affidaty, Osservatorio nazionale sulla comunicazione digitale.
Qui per firmare la petizione on line.