De Laurentiis, l’endorsement pro-Sceriffo è un autogol
De Laurentiis cinguetta per un candidato e si tuffa nel ridicolo.Fatto salvo l’ovvio e naturale diritto di ciascuno di esprimere il proprio parere, c’è da fare qualche considerazione in merito alla sortita del presidente del Napoli.
Che fosse in love with De Luca, c’erano arrivati tutti. Che arrivasse, nel giorno delle elezioni, a schierare sé stesso e il Calcio Napoli dalla parte di uno dei candidati, francamente, non è accettabile. La polemica possono farla i candidati, non i presidenti. Se Caldoro, per replicare allo stesso Adl, sceglie di farsi immortalare con Corrado Ferlaino, ha tutto il diritto di farlo: è un politico in campagna elettorale.
Che lo fosse anche il Napoli, inteso come società, beh, non lo avevamo capito fino in fondo. Alle curve si chiede, giustamente, di lasciare fuori la politica dagli stadi. Poi un presidente scende nell’agone politico, trascinandosi il suo Club in maniera così pacchiana.
Non bastasse, l’uscita di De Laurentiis sembra avere vagamente il retrogusto di un’autorete.
Un rapido confronto con alcuni colleghi esperti di comunicazione ha cementato la fondatezza della mia reazione immediata. Esortare i (tantissimi) tifosi azzurri a “non avere dubbi” può addirittura arrivare a essere controproducente. Adl non è molto amato a Napoli. Il suo gradimento nella tifoseria è davvero al minimo storico.
Inoltre, come altre volte è già successo, espone un Club intero, il cui passato è glorioso e non gli appartiene, alle critiche e ai riflettori politici. Politici, ripetiamo. Facendo un rapido excursus di incroci tra squadre, regioni al voto e presidenti, non troviamo nessuno che abbia fatto lo stesso.
Il presidente del Venezia? Il suo collega Commisso a Firenze? Non ci sembra. Neanche il presidente del Bari si è espresso. E il presidente del Bari è il figlio di Aurelio De Laurentiis, Luigi. Ma forse in Puglia la partita è leggermente più aperta della Campania. Esporsi è sconveniente.
Insomma, se questo cinguettio delle 10 e mezza non l’avesse gradito, per replicare a Adl De Luca avrebbe rispolverato un cult: “Un personaggetto”.
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