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Sarri alla Juve, cambia tutto: come mutano i giornali

16/06/2019

Sarri alla Juve, cambia tutto: come mutano i giornali

Sarri alla Juve è la cristallizzazione di un percorso che nasce con George Orwell e finisce proprio col tecnico toscano.

L’agognata “Presa del Palazzo” è dunque arrivata, seppur in solitaria e dietro spedizione di invito personale.

Ha dato origine a buffe iniziative via social – ogni riferimento alla fu pagina “Sarrismo, Gioia e Rivoluzione” è puramente voluto – e, naturalmente, a cambi repentini di umore da parte dei media.

Nelle due ore che separano l’ufficialità del nuovo incarico di Sarri alla Juve dalla stesura di questo pezzo, mi sono tolto la curiosità di andare a rivedere la posizione di qualche testata sul tecnico toscano.

Chi è appassionato di calcio ricorda gli attacchi contro un allenatore definito “omofobo, sessista, incapace di comunicare”. E, perciò, inadeguato a guidare la seconda squadra d’Italia. Vediamo cosa scriveva il 13 marzo 2018 Diego Tirzani in un pezzo su Ilbianconero.com (collegamento in calce). Il paragrafo addirittura è titolato “Ma quale Big?”.

“Il tecnico del Napoli, dopo la seconda partita consecutiva non vinta dalla sua squadra – e dopo aver perso, nonostante una gara di vantaggio, la testa della classifica – si è scagliato contro una giornalista, Titti Improta di Canale 21, dando prova – una volta di più – della sua arretratezza e della sua inadeguatezza a certi palcoscenici”. 

I tifosi del Napoli e uno striscione per Sarri

La stessa testata, quindici mesi più tardi e pochi minuti dopo l’ufficializzazione di Sarri alla Juve, scrive: “Il matrimonio si è fatto. La Juventus accoglie Maurizio Sarri, reduce dalla vittoria in Europa League. Un tecnico esperto, divenuto famoso in Italia, prima con l’Empoli e poi con il Napoli grazie al suo gioco altamente spettacolare e vincente con la sua prima esperienza internazionale.

Per certi aspetti, una conferma per la Vecchia Signora che non si discosta dal made in Italy in materia di allenatori; un tratto distintivo della storia bianconera”.

Insomma, ora Sarri è etichettato addirittura come la continuità di una parte del celebre “stile Juve”.

Passiamo al ben più blasonato La Repubblica. Il collega Maurizio Crosetti, nello stesso giorno (13 marzo 2018, collegamento in calce), bolla Sarri come “inadeguato e scostumato”. Scusate se è poco. Oggi pomeriggio, invece, il sito del quotidiano romano dedica alla notizia una grande apertura (“La rivoluzione consapevole di Agnelli), tralasciando – di certo è mera dimenticanza – tutte le colpe di cui l’allenatore toscano si era macchiato in passato: il dito medio, il sessismo, l’omofobia.

Anzi, Sarri diventa di colpo un fenomeno da studiare, un personaggio da conoscere meglio. Scorrendo il pezzo ci si imbatte nel titolo di un altro pezzo: “La tesi con cui Sarri è diventato allenatore”.

Dall’articolo di Fabrizio Bocca (collegamento in calce) poi, sembra quasi che l’arrivo di Sarri alla Juve debba modificare il motto “Vincere è l’unica cosa che conta”: “E comunque se Sarri arriva alla Juventus la colpa è anche degli stessi tifosi bianconeri ma che ad Allegri hanno sempre fatto le pulci sul gioco e lo spettacolo, per cui ora si trovano in casa chi alla Juve si è opposto in campo e fuori”.

22 aprile 2018, prima di Juve-Napoli Sarri risponde agli insulti dei suoi futuri tifosi

Ancora: “Con Sarri la Juve si pone l’ambizione di continuare a vincere ma anche di piacere, di fare spettacolo, di diventare bella. Lì dove bella non è quasi mai stata, in quanto Allegri l’aveva piegata al proprio rigido e severo opportunismo del risultato”.

Finito? Macché. Manca il meglio. Quella Gazzetta dello Sport che al meraviglioso Napoli di Sarri dedicava scarni trafiletti (anche per questione di diffusione), ora pubblica sul proprio sito una sorta di fenomenologia: “Trent’anni di scalate per il mister operaio”. Amen.

Dulcis in fundo, qualche parola per lui. Per Maurizio Sarri. Chiudiamo il cerchio aperto nell’attacco. Per tendere una mano a chi col “Comandante” l’aveva messa in politica, citiamo “La fattoria degli animali” di George Orwell.

In questo libro, illuminante per quanto sia attuale, i maiali contestano i padroni, ma una volta conquistato il loro posto (il Palazzo) prendono esattamente le loro sembianze.

  • 13.3.2018 – Leggi l’articolo de Ilbianconero.com contro Sarri
  • 16.6.2019 – L’articolo de Ilbianconero sull’arrivo di Sarri alla Juve
  • 13.3.2018 – Leggi l’articolo de La Repubblica contro Sarri
  • 16.6.2019 – Leggi l’articolo de La Repubblica sull’arrivo di Sarri alla Juve
  • 16.6.2019 – Il fenomeno Sarri approfondito da un pezzo di Gazzetta

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