Comunicazione (è) Politica

Politica e comunicazione, il doppio binario della Schlein

19/07/2023

Politica e comunicazione, il doppio binario della Schlein

Politica e comunicazione, Elly Schlein e il suo doppio binario.

Su Ilriformista.it ho pubblicato ieri un pezzo sul posizionamento dei partiti in vista delle elezioni europee del 2024. Quelli di opposizione, in particolare quelli che si contendono l’elettorato di sinistra, sono collocati su temi a cui proprio quell’elettorato è particolarmente sensibile.

Se Conte ieri afferma che “sul salario minimo daremo battaglia”, il segretario del Pd risponde a mezzo stampa. Lo fa dal più autorevole quotidiano, il Corriere della Sera. Il titolo è emblematico: “Sotto i 9 euro è sfruttamento. Io e Conte? Ora mi interessa dare una identità chiara al Pd”.

É emblematico per diverse ragioni, che attengono a politica e comunicazione.

Fornisce una indicazione precisa sulla scelta politica del tema che la Schlein ha deciso di cavalcare (il lavoro e il salario minimo, ovviamente). Denota la volontà di riaddrizzare l’asse dai diritti civili – che pure restano ben visibili – ai diritti sociali. Proprio questa scelta pone il Pd in netta competizione con il M5S, con cui, in futuro, dovrebbe costruire un’alleanza duratura. E inoltre, introduce una parola su cui Giorgia Meloni ha fondato parte delle sue fortune politiche: identità.

Ma in che modo Elly Schlein comunica quello che ha da dire? La scarsa quantità (rispetto alla media dei politici italiani) di seguaci su Twitter fa intendere un utilizzo tutt’altro che costante di questa piattaforma. Se prima twittava in maniera più “fanciullesca”, quasi sbarazzina (tanto da scrivere cose poi che le si sono ritorte contro), oggi ha scelto di ridurre moltissimo l’attività.

Probabilmente, questa decisione è dettata dalla natura della piattaforma, in cui i leader diventano oggetto e non protagonisti della discussione. La preferenza della Schlein è in generale per il formato video, con frasi brevi, secche e decise. Il contesto in cui si inseriscono è quello dell’attualità – naturalmente – ma con un minore senso dell’immediatezza. Piuttosto, si registra una sorta di intercambialità con lo strumento televisivo.

Quando si esprime, lo fa con un lessico e un periodare che sembra strizzare l’occhio alla sua generazione, a quei “giovani ma non troppo” sinistrotendenti e forse delusi dal Pd.

I due piani su cui si muove sono quello della politica e quello della comunicazione. In questo caso, il primo è la scelta di battere sul tema del lavoro e del salario minimo anche nel giorno della commemorazione di Borsellino (e dunque dell’opportunità di parlare di giustizia e antimafia).

Il piano della comunicazione, invece, è la scelta di non diffondere il pezzo pubblicato dal Corriere della Sera. Nè sulle pagine personali, né su quelle del partito. Il segretario del Pd dà, infatti, ampio risalto alla propria posizione personale e a quella del Pd sulla condanna a Patrick Zaki (appena graziato da Al Sisi).

Politica e comunicazione, dunque, sembrano due piani distinti, ma inevitabilmente la velocità del flusso di notizie li porterà a incrociarsi.


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