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Law and Order, il capolavoro di Trump: e Biden insegue

02/09/2020

Law and Order, il capolavoro di Trump: e Biden insegue

Law and Order contro inclusione a tutti i costi.

Storicamente, su questo si è giocata la partita della Casa Bianca tra Repubblicani e Democratici. Oggi, ancora di più. L’Asinello stars&stripes, infatti, ha messo sul tavolo anche il carico da 90, cioè la gestione dell’emergenza Covid, che Trump ha eufemisticamente sottovalutato.

La scelta di Kamala Harris, che una buona stampa non avrebbe dovuto far passare come storica ricordando il ruolo di Condoleezza Rice agli Esteri con Bush, ha avuto per Joe Biden un’eco limitata.

Donald Trump, infatti, nel suo purissimo stile da “US tank”, ha tirato dritto.

Law and Order, appunto. Legge e ordine. Il binomio che da sempre contraddistingue le politiche dei Repubblicani.

Joe Biden e Kamala Harris

Il Presidente uscente, senza cedere mai neppure di un millimetro alle pressioni esterne, ha puntato tutto su questi due concetti. Rendendosi protagonista di gesti anche discutibili – ieri non ha voluto incontrare la famiglia dell’afroamericano costretto sulla sedia a rotelle da spari di agenti di Polizia -, ha costretto i suoi avversari a mettere da parte inclusionismi da politically correct e allarmismi da pandemia.

Parallelamente, ha dato fondo a tutto il suo sprezzante giudizio nei confronti dei democratici, dai quali è altrettanto sprezzantemente ricambiato. D’altra parte, Oltreoceano la cosiddetta pubblicità comparativa – quella che si basa più sulle mancanze degli altri che sui propri punti di forza – è parecchio più spinta che da noi.

Per questa ragione quello di Trump è da considerarsi un capolavoro strategico. Biden era diventato direttore di un coro che, all’unisono, diceva quanto “The Donald” avesse sbagliato nella gestione della pandemia. Il suo avversario, fermandosi ossessivamente sui temi di legge e ordine – e aiutato dalle proteste, spesso oltremisura -, lo ha trascinato su quei temi, dove i dem sono perdenti e meno credibili.

Non è un caso che l’inquilino della Casa Bianca sia dato ora in risalita nei sondaggi. Ma sappiamo bene che nel sistema elettorale americano le percentuali andrebbero verificate per ogni singolo Stato.


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