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Ferragosto e notizie, i fatti non vanno più in vacanza

14/08/2020

Ferragosto e notizie, i fatti non vanno più in vacanza

Ferragosto e notizie, ormai va così da qualche anno.Tradizionalmente abituati a una tregua di un paio di settimane, abbiamo dovuto adeguarci a un flusso mediatico nuovo e sempre più pieno. Riavvolgendo il nastro, ci fermiamo al 2018: Ponte Morandi, di cui proprio oggi ricorre il secondo anniversario¹. Quell’anno, fu la tragedia di Genova a calamitare il nostro Ferragosto.

L’anno scorso, invece – ça va sans dire – dall’8 agosto in poi, e cioè dal Papeete in poi, la politica ha fatto “after”. Salvini sgambetta il suo stesso governo, Conte in Senato parla come l’Arturo Brachetti della politica. Il Pd piroetta e sceglie di sostituire la Lega, Renzi fa un carpiato e si piega, il M5S uno vale l’altro. Il tutto, in quindici giorni. Ferragosto compreso, per l’appunto.

Anche quest’anno, a farla da padrona in questo rapporto tra Ferragosto e notizie è la politica.

Dati Agcom politica e tg
Lo studio di un tg

I bonus da 600€ ai parlamentari, la ventilata nuova ondata di Covid, le restrizioni conseguenti. Ma anche la campagna elettorale per le regionali del 20 settembre e qualche caso di cronaca: su tutti, quello di Caronia.

Notizie che si presentano tutte di una certa importanza. I tg, insomma, non aprono con il traffico da bollino nero o il caldo soffocante e le temperature percepite.

E non a caso, i più attenti avranno notato che le testate – televisive e cartacee – riservano sempre meno questo periodo a giovani stagisti, come facevano fino a qualche anno fa. Le “grandi firme” sono tutte o quasi ancora in redazione. Poche ferie, i fatti vanno raccontati e analizzati.

Ciò, a tutto vantaggio degli utenti (ovviamente), che possono continuare ad avere una buona informazione su eventi di grande impatto. Ma a tutto vantaggio anche delle emittenti stesse, che vedono calare di poco le relative audience e dunque, verosimilmente, gli introiti pubblicitari.

L’unica categoria che ne risente è quella dei giornalisti. Poche ferie, come detto, tantissimo lavoro per garantire copertura ottimale.

Una volta si diceva del crimine, oggi possiamo allargare il concetto: i fatti non vanno in vacanza (e neanche i giornalisti).

¹ Qui un pezzo sul trattamento dei media alla ricostruzione del Ponte Morandi.


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