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Sanità e coronavirus, l’Asl Roma 1 ringrazia i supereroi

09/03/2020

Sanità e coronavirus, l’Asl Roma 1 ringrazia i supereroi

Sanità e coronavirus è purtroppo un legame molto stretto in queste settimane d’emergenza.

Tra falle comunicative e istituzionali (collegamento in basso), si stagliano chiarissimi il ruolo, l’importanza e l’eccellenza del nostro Servizio Sanitario Nazionale. E bisogna rendere i giusti onori a chi è in trincea tutti i giorni, tutto il giorno (o quasi).

A tal proposito, fa davvero piacere segnalare la campagna di comunicazione social della Asl Roma 1.

Un’iniziativa nata proprio per sensibilizzare su un tema come quello dell’attività sanitaria in periodo d’emergenza. Alla base, l’idea – giocosa ma neanche tanto – di rappresentare tutte le risorse che compongono il personale medico e paramedico come dei supereroi.

“Hai mai visto un supereroe? Ogni giorno lavora per il servizio sanitario pubblico”, recita il claim dell’iniziativa nella didascalia che accompagna gli scatti di medici o infermieri.

L’immagine di un medico della Asl Roma 1 nella campagna di comunicazione “Hai mai visto un supereroe? Ogni giorno lavora per il servizio sanitario pubblico”

Dal camice semiaperto compare infatti la maglietta di Superman, supereroe per eccellenza. Un’idea che ha subito fatto breccia nel pubblico e che è stata rilanciata anche da PA Social, sempre attenta alle buone pratiche in campo di Pubblica Amministrazione.

La campagna, come detto, nasce per dare il giusto risalto al lavoro dei camici bianchi. Dietro il funzionamento dei nosocomi di tutta Italia, ma in genere di tutto il SSN, c’è, specie in questi frangenti, un’opera spesso invisibile. Medici e infermieri si stanno sobbarcando una mole di lavoro incredibile. Turni infiniti in una situazione emergenziale che pare non trovare sbocco. Ed è giusto evidenziarlo.

Per sottolineare rapporto tra sanità e coronavirus e apporto della sanità nell’emergenza da coronavirus, nel quartier generale di Borgo Santo Spirito hanno puntato su un concentrato di servizio pubblico e leggerezza.

Francesco Di Costanzo (presidente PA Social), Roberta Mochi e Anna Laura Consalvi

A ideare e organizzare questa campagna l’Ufficio stampa e comunicazione della Asl Roma 1, gestito dalle colleghe Roberta Mochi e Anna Laura Consalvi.

“L’idea mi è venuta una mattina: sono andata al lavoro con l’intenzione di fare qualcosa per ringraziarli”, dice Roberta Mochi, capo dell’Ufficio Stampa e Social media manager della Asl. “Ho cominciato a scattare qualche foto e a pubblicarla con l’hashtag #iostoconilservisanitarionazionale. Si parla troppo di malasanità e troppo poco di sanità, che è un’eccellenza vera in tutte le sue articolazioni e in tutte le sue componenti”.

“La gente percepisce l’impegno di medici e infermieri, ma non tanto quanto lo viviamo noi. Loro hanno in testa la voglia di aiutare le persone, a scapito della stanchezza, dei turni e di tutto quanto. In questa emergenza stanno gettando il cuore oltre l’ostacolo, e abbiamo pensato che tutto ciò meritasse una piccola gratificazione”.

“Abbiamo deciso di utilizzare le piattaforme di Twitter, Facebook e Instagram, con qualche passaggio su Linkedin, prosegue la Mochi, che ha partecipato con grande entusiasmo al nostro percorso Velocità Media Elite con un video sulla gestione di una crisi. “Su Fb, alla pagina Asl Roma 1 (secondo collegamento in calce, ndr), sotto la foto profilo è possibile cliccare su ‘Usa la cornice’ per inserire la propria foto profilo all’interno di una grafica di sostegno al SSN“.

In fondo basta molto poco, anche per mostrare riconoscenza.

  • Qui i nostri pezzi su informazione e comunicazione legate al coronavirus.
  • Per la pagina Fb di Asl Roma 1 clicca qui.

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