Quanto può guadagnare ora Maria Rosaria Boccia da un post?
Quanto può guadagnare ora Maria Rosaria Boccia da un post?
Sappiamo che prima di passare a La Stampa e a In Onda, l’altra protagonista dell’affaire Sangiuliano ha gestito tutto (con una lucidità e una efficienza da sottolineare) dal proprio profilo Instagram. Mentre scrivo, il suo account conta 126mila followers.
A questi bisogna aggiungere tanti – come me – che non l’hanno mai seguita ma che lo consultano con periodicità (nei giorni clou anche ogni dieci minuti).
Tanti numeri positivi per lei, partita da una base di circa 15mila seguaci. Una media di quasi 6mila like e 1,3mila commenti per ogni post.
Hanno provato in tanti a fare un po’ di conti, a fare cioè la conversione di queste cifre. Prendo come riferimento due pezzi usciti negli ultimi giorni. Il primo (qui) è di Domenico Giordano, spin doctor e analista di comunicazione digitale tra i migliori in circolazione. Il secondo (qui) è stato pubblicato stamane su Repubblica a firma di Redazione Politica, e riporta numeri forniti da SocialData.
A proposito di quanto può guadagnare ora Maria Rosaria Boccia da un post, il pezzo di Repubblica parla del valore economico dell’account Instagram di Maria Rosaria Boccia, fissandolo in 2mila euro per ogni post o storia.
Mica male per una che fino a due settimane fa era sconosciuta ai più. Con una media di dieci pubblicazioni al mese, dunque, le entrate mensili potrebbero essere di circa 20mila euro.
Un po’ diverso il listino prezzi fornito da Giordano su Il Tempo. “Maria Rosaria Boccia potrebbe vendere alle aziende che la volessero ingaggiare come influencer dei loro prodotti la pubblicazione di un singolo post dai 1.000 ai 4.000 euro. Mentre ogni storia, che ricordiamolo rimane visibile sull’account per 24 ore, potrebbe fruttarle un incasso dai 250 ai 1.000 euro“.
Sempre Giordano aggiunge che “senza lo scandalo questi numeri non avrebbero superato, anche per le aziende più generose e spendaccione, l’importo di poche decine di euro”.
Mi permetto di dissentire in parte sulla prima parte dell’analisi. Si tratta di valori che corrispondono solo parzialmente a quelli di mercato. O meglio: corrisponderebbero a quelli di mercato se la comunità di riferimento della Boccia fosse il frutto di un lavoro certosino e paziente su una fetta di pubblico.
Esempio pratico. Siamo certi che un’azienda trarrebbe reale profitto dal pubblicizzare su questo account Instagram una crema per il viso, o una di quelle camicette da educanda che spesso indossa? Quante persone davvero interessate raggiungerebbe, tra quelle 126mila che la seguono?
Insomma, se comincia a segmentare il pubblico, probabilmente quei numeri diminuiscono di parecchio e perdono forza.
Diverso sarebbe il discorso se, ad esempio, decidesse di autoprodurre un libro sulla vicenda e proporlo ai suoi fan. In quel caso sarebbe un boom che si lascerebbe alle spalle anche i 20mila euro al mese.