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Bbc e social, stretta sull’utilizzo da parte dei giornalisti

30/12/2019

Bbc e social, stretta sull’utilizzo da parte dei giornalisti

Bbc e social sulla scia di quanto accade in Italia?

Di sicuro, la tv pubblica della Regina sta vagliando l’ipotesi di limitare le modalità di utilizzo delle piattaforme sociali da parte dei propri giornalisti. Stando a quanto si legge su Prima Comunicazione (qui), anche i giornalisti pubblici d’Oltremanica potrebbero trovarsi regole più stringenti su post e cinguettii.

La ragione di questo peggioramento del rapporto tra Bbc e social è pressoché la stessa che abbiamo conosciuto in Italia.

Da noi aveva portato la Rai a mettere a punto un testo – poi non approvato dal Cda – proprio in materia di social media policy.

Materia del contendere è la presenza di commenti personali formulati da dipendenti dell’informazione pubblica. Se il piano entrerà in vigore, allora reporter e corrispondenti si vedranno recapitare la richiesta di interrompere il flusso di analisi e giudizi su fatti di attualità.

Rai
La sede Rai di Viale Mazzini

Ha fatto molto scalpore, infatti, la reiterata presa di posizione di molti colleghi inglesi nel corso della recente campagna elettorale che ha registrato la vittoria di Boris Johnson.

Ma è giusto limitare un giornalista nell’esprimere le proprie opinioni, il proprio pensiero, la propria analisi, i propri giudizi su un qualsiasi evento? Alla luce, oltretutto, del fatto che si può esprimere un’opinione anche con un avverbio in più o in meno?

Tendenzialmente e a una prima valutazione, varrebbe il principio per cui un giornalista del servizio pubblico debba tenersi lontano dall’arena. Che si tratti di Rai o di British Broadcasting Corporation. D’altro canto, però, si può censurare un giornalista nella libera espressione delle proprie idee?

Insomma, un cittadino giornalista è prima cittadino o prima giornalista (del servizio pubblico)? Argomento controverso, senz’altro. In Italia la partigianeria politica dei giornalisti è uno sport molto praticato.

Probabilmente è giusto regolamentare le valutazioni pubbliche di un giornalista pubblico. Ma lo è soprattutto per loro. O meglio, per alcuni di loro, che qualche magra figura l’hanno collezionata.

Non sono pochi i casi di colleghi che, dopo aver attaccato pesantemente il Movimento 5 Stelle in rete, hanno magicamente smesso dopo che se lo sono ritrovato editore di riferimento.

  • Sul rapporto tra giornalisti e social, leggi qui.

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